E’ dal 2017 che non abbiamo più un trattore, al suo posto ci sono Federico e Liberata.

In molti ci chiedono perché abbiamo scelto di sostituire il trattore con il cavallo.

Le motivazioni sono molteplici, ognuna di diversa natura.

Non potendoci permettere un trattore nuovo, abbiamo sempre lavorato con vecchi trattori in comodato d’uso; ci è spesso capitato di avere un guasto o di rompere magari qualche pezzo ed erano soldi da spendere e tempo da perdere ogni volta.

Questa credo sia stata la prima ragione per cui abbiamo cominciato a pensare che il trattore non ci piaceva poi così tanto!

Senza considerare il fatto che, svolgendo a mano la maggior parte dei lavori, puoi goderti il silenzio e i profumi della terra, quando accendi il trattore tutto questo puoi dimenticarlo.

Il nostro vicino di pascolo ha un branco di cavalli da carne di una razza da lavoro italiana, il TPR (traino pesante rapido), vedevamo questi cavalli ogni giorno, perciò credo che ad un certo punto ci siamo detti: invece di comprare un trattore non converrebbe provare con un cavallo? Forse è più alla nostra portata!

Un giorno Federico e Matteo hanno salvato Liberata, una giovanissima puledra caduta in un dirupo, figlia di Viola, tirandola su con una corda non senza fatica..

Dopo quel giorno non ci sono stati più dubbi, Liberata sarebbe entrata a far parte della squadra!

Noi gestiamo 3 ettari di terra in rotazione tra ortaggi di stagione, legumi freschi, legumi secchi e cereali, le lavorazioni sono frequenti e sempre su piccoli appezzamenti, il cavallo, per queste superfici, è perfetto.

Molto più conveniente, a livello economico, di un trattore.

Lavora poco ma costantemente, non si affatica troppo senza però perdere l’abitudine; mangia l’ erba, che abbiamo in abbondanza, anziché gasolio; fa la cacca, indispensabile per l’orto e, quando lavora, il suo respiro non copre il canto degli uccelli o il frusciare delle foglie al vento.

Da quando lavoriamo con Liberata sembra come se avessimo preso un ritmo diverso, la sensazione è quella di essere maggiormente in sincronia con il tempo che scorre, la terra è pronta per tempo..

Sembra strano perché tutti pensano che con il cavallo ci voglia molto più tempo che con il trattore, ma non è così, è solo un tempo diverso..

In agricoltura la sincronia è tutto, devi essere costantemente in ascolto: del caldo, del freddo, del secco, dell' umido; il trattore ti permette di andare di corsa senza badare al giusto tempo che occorre per ogni cosa, diciamo che abbiamo capito che questo non faceva per noi!